– Senti, sul serio, me ne serve uno bravo.

– Definisci “bravo”.

– “Bravo”, cioè competente, serio e per serio non intendo serioso, ma serio, derivato da serius, che è il contrario del fuffologo, di quello che ti fa perdere solo tempo, che ti racconta scemenze, o prova a vendertela a tutti i costi, che manca gli appuntamenti, non si presenta, si spertica a raccontarti quante cose mirabolanti ha fatto e ti promette mari e monti e poi sparisce. E non ti azzardare a dirmi di chiederlo a Larry perché Larry dice solo quello che NOI gli facciamo dire.

– Scusa? Larry? Larry chi?

– Larry, Larry Page. Google, hai presente?

– Mpf, mi pare. E cos’è che dice Larry?

– Larry dice e fa vedere laqualunque, cioè qualsiasi cosa tu voglia che lui mostri. Basta saperci fare con i codici, i titolini H1, H2, e se poi aggiungi un po’ di Adwords, qualche campagna Facebook mirata, due-tre parole chiave di quelle giuste, anche un imbecille (o para-imbecille) può risultare primo sui motori di ricerca ma non significa che lo sia sul serio.

– Stiamo sempre parlando di mercato immobiliare, vero?

– Sì, ma anche no: il ragionamento vale per tutti i settori, per tuttissime le professioni, i mestieri, le capacità. Un conto è APPARIRE come uno bravo, fra i migliori, il migliore, il leader, l’oro olimpico della categoria; un altro è ESSERLO per davvero.

–  Ce l’hai con chi è in alto nei motori di ricerca per caso? Te lo chiedo perché mi sento chiamata in causa visto che il mio sito è in altissimo, e mica solo in Italia…

– Non ce l’ho con chi è in alto nei motori di ricerca, né con te e poi tu fai la scrittrice quindi non c’entra.

– Ma se hai detto che, cito testualmente, anzi faccio proprio copia e incolla: “il ragionamento vale per tutti i settori, per tuttissime le professioni, i mestieri, le capacità”. Quindi?

– Quindi seguimi. Tu sei nelle primissime posizioni e quando qualcuno cerca un editor o un ghostwriter salti fuori subito. Giusto?

– Dipende, ma sì, in linea di massima possiamo dire che è così.

– Okay. Quindi ti trovano, poi vanno sul sito, fanno un giro tra le pagine, guardano i tuoi VIDEI, plurale, come li chiami tu, e leggono. Da quello che trovano sul sito, si fanno un’idea di chi sei e di come lavori, o possono farsela, ma magari è falsa, un’immagine taroccata.

– Scusa?

– Falsa, taroccata, un’immagine farlocca. Siamo quasi al paradosso, visto che tu scrivi per altri, perché magari – e dico magari – anche il sito non è farina del tuo sacco e sta lì, cioè in alto, proprio perché hai pagato qualcuno per mettercelo, per scrivere le parole giuste, per girare i VIDEI giusti e promuoverli e bla bla bla. Mi segui?

– No, però ti precedo: il fatto di pagare qualcuno per fare qualcosa al posto tuo, non significa che tu non sappia farlo. Si chiama delega ed è quasi sempre una bella cosa. Invece, il contrario della delega, l’accentramento da ego ipertrofico, non lo è mai e fa un sacco di casini, soprattutto quando il tema è delicato, quando le competenze sono rilevanti.

– Fammi un esempio.

– Ti faccio un Excel di esempi, per cluster. Prendi tutti i mestieri che richiedono una formazione specifica di lungo corso (medici, statisti, property finder, enologi, scrittori, cuochi, commercialisti, ingegneri programmatori). Queste sono professioni che non si improvvisano, perché è roba che o la sai fare per davvero, o non te la puoi inventare.

– Perché no?

– Perché non funziona. Se scegli l’enologo sbagliato, il tuo vino farà schifo, tu non lo venderai, dovrai chiudere bottega. E se poi scegli il medico sbagliato, o il commercialista, non occorre che te le dica visto che dicono ci siano solo due certezze a questo mondo.

– La morte e le tasse?

– La lingua inventata per servire certi scopi specifici e la parmigiana di melanzane.

– Ora sono io che non ti seguo.

– Il fatto è che la lingua è stata inventata per servire certi scopi specifici, cioè funzionali e visto che è stata inventata da prima che ci facessimo la ceretta, direi che è ora di cominciare a usarla come si deve e a capirla. Gli strumenti per scegliere un bravo professionista ce li abbiamo tutti. Bisogna solo capire se ci va di usarli o meno.

– CONTINUA –

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