Prima di conoscere DESIDERAre Property Finding non sapevo che esistesse la loro professione, né – ça va sans dire – cosa facesse un property finder, a chi servisse, per rispondere a quale bisogno. Eppure ero abbastanza sicura di conoscere il mercato immobiliare: avevo quasi quarant’anni, alle spalle una carriera come dirigente, sulle spalle e dentro le sinapsi tutto il peso di una laurea in economia, un praticantato da commercialista e – dettaglio da non sottovalutare – una sorella che seguiva gli interessi (nonché soprattutto gli immobili) di un paio di latifondisti. Ma non basta perché prima di compiere i trentadue anni avevo già comprato una casa di quelle che si vedono sulle riviste di arredamento, l’avevo rivenduta quattro anni più tardi e da lì in poi ne avevo cambiate quattro o cinque (di case, non di riviste). Avendo incontrato dozzine di agenti immobiliari, visto, valutato e schedulato centinaia di immobili, ritenevo quindi di conoscere tutto quello che c’era da conoscere sul mercato immobiliare e sui suoi operatori.

Poi, un bel giorno, nella primavera del 2016, ricevo una mail cui segue una telefonata da un signore gentile e compito che mi riferisce di essere in cerca di qualcuno che si prenda cura del loro blog. Superati i convenevoli, mi chiede se conosca la sua professione, io gli dico di no e gli chiedo di spiegarmelo.

– Un property finder viene scelto da chi sta cercando casa e non ha tempo da perdere. – mi dice.

–  E cosa cambia rispetto a un agente tradizionale? – chiedo.

– L’approccio: l’agente propone al cliente le case per le quali ha un mandato di vendita, il property finder va alla ricerca dell’immobile perfetto per il cliente che ha davanti.

– Mmh. Interessante, – faccio io – ma in pratica?

– In pratica l’agente cerca di venderti quello che ha, il property va a cercare quello che ti serve. In questo modo, ti solleva dalla ricerca facendoti risparmiare tempo e risorse, e fa i tuoi interessi e solo i tuoi.

– Cioè lavora per me e solo per me, ho capito bene?

– Esatto, e può farlo perché sceglie di non lavorare con tutti, quindi ha il tempo da dedicarti. Cosa che un agente tradizionale non può avere perché contemporaneamente segue decine di ricerche e dozzine e dozzine di vendite e il suo guadagno deriva dalla capacità di far incontrare la tua domanda, cioè i tuoi bisogni, con l’offerta di cui dispone, ovvero con gli immobili per i quali ha un mandato.

– Tutto chiaro – dico io – ma mi sorge un dubbio: se lavora per me e solo per me, dovrà per forza costare di più, giusto?

– Giustissimo. Sulla carta un property finder costa più di un agente tradizionale per una serie di motivi: il tempo che ti dedica, le relazioni che mette a tua disposizione, la sua competenza in materia, e il fatto che costruisca il suo business su pochi numeri gestiti con la massima accortezza.

– Sulla carta? E di fatto?

– Di fatto, anche se la provvigione finale è più alta, lavorare con un property finder ti assicura il miglior risultato possibile, perché non ha due interlocutori tra i quali mediare, ma solo te.

La conversazione con il signore gentile è andata avanti ancora a lungo entrando nel vivo dei bisogni del suo gruppo e da lì, un perché alla volta, ha dato il via a una collaborazione che continua da allora.

Ieri, 6 giugno 2018, DESIDERAre Property Finding ha festeggiato il quarto compleanno. Se è vero che quattro anni non sono un traguardo, è anche vero, anzi verissimo, che sono una prova tangibile di come le buone idee (=portiamo in Italia il property finding) associate alle brave persone, ai professionisti seri e alle competenze vere, e i risultati arrivano.

Chi sta cercando una casa ha un bisogno da soddisfare e spesso trovarla è un problema che costa tempo e risorse. Con DESIDERAre Property Finding, già da quattro anni, c’è una soluzione.

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