Pinocchio è giunto al momento della trattativa sul prezzo, del mutuo, del perito, delle resistenze, della competizione… pensa di aver trovato la casa giusta ma c’è ancora INTERNET!


 

– Mi spiace, ma ha sentito la signora. Offre tre volte il prezzo che intende pagare lei.

– Ma non so nemmeno quant’è il prezzo!

Il gatto glielo disse. Il cielo si scurì, e un tuono cadde molto vicino. Poi tornò il sereno.

– C… c… così tanto?

– Ripeto: si sente il mare. Sono soldi ben spesi.

– Ma io nun ce l’ho – replicò frignando il burattino – Devo parlare con la banca. E poi c’è il perito che…

– AAAH! Di nuovo con quella parola! Senti giovanotto, se lasci la nostra agenzia senza almeno un anticipo, sarò costretto a vendere la casa a questa signora.

– Siii… vendere… ’gnora… – confermò la volpe con la testa sulle braccia appoggiate alla scrivania.

– Io… ho solo questi soldi che mi ha dato il mi’babbo. – e ne cavò una bustina di carta dalla tasca dei calzoni. La volpe aprì un occhio, il gatto cominciò a fare le fusa, girando in tondo e impastando la sedia con le zampe.

– Non credo bastino per la cifra che…

– Bastano, bastano – disse il gatto strappandogli la busta di mano. E iniziò a contare.

– Beh,  in effetti… mille è poco. La Signora sicuramente avrà di più, non è vero, Signora? SIGNORAA! – E menò un gran calcione sotto la scrivania.

– MILLE! – saltò la volpe dalla sedia – Mille! Dannazione, io non ci arrivo a mille, ho novecentonovantanove, mi sono fermata a comprare un dolcetto poco prima di entrare. Maledetta golosità!

E rientrò a testa bassa nella porta alle spalle della scrivania del gatto.

– Yeee! – fece Pinocchio! – ho versato il mio primo anticipo! Ora vado in banca a fissare l’appuntamento col per…

– NON DIRLO!

– …con il professionista per fare il computo metrico. Grazie mille,  signor gatto – disse stringendogli calorosamente la zampa, e si avviò dietro la scrivania, aprì la porta e trovò la volpe stesa per terra, in un ripostiglio delle scope, impegnata in una riflessione profonda a occhi chiusi.

Il gatto provò a buttarsi sulla porta per richiuderla, ma non fece in tempo.

– Ma che fai?! È quella la porta!

– Ma la signora era uscita da lì…

– Quella è la porta per i clienti che non versano la caparra in base all’articolo del dlgs 192/43, sei fortunato che non ti faccio annullare il versamento!

– No, no la prego – disse Pinocchio – ci tengo molto a quella casa!

– Allora va’ giovanotto, e torna quando avrai tutti i soldi.

Pinocchio uscì saltellando dalla gioia, e si diresse di nuovo verso casa di Lucifero. Entrò nella sua stanza e lo trovò con gli occhi spalancati, la testa a un centimetro dallo schermo, mentre bisbigliava cose incomprensibili a voce flebile.

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