Se hai deciso di comprare casa, la prima cosa da fare è stabilire il budget, ovvero (leggere con voce seria, impostata, da prof. con gli occhialetti) quantificare tre dati:
A) quanti soldi vuoi spendere;
B) quanti ne puoi spendere;
C) quanti ne hai spesi davvero.
Queste tre informazioni sono parte fondante del budget che è uno strumento contabile di tipo preventivo atto a rilevare certi fenomeni all’inizio di un determinato tempo prestabilito e a verificarne la rispondenza a cose fatte.

Un punto alla volta.
“Quanti soldi vuoi spendere?” È la domanda che si pone il sognatore, detto anche the dreamin’ buyer, che una volta era un tizio normalissimo ma poi ha sentito di uno che aveva comprato la residenza estiva del cardinal Farnese su Ebay, a un’asta, per un pugno di dollari e da lì ha sbroccato. The dreamin’ buyer è colui che vuole un pentalocale in piazza Duomo a Milano (o San Marco a Venezia) al prezzo di una quota di dieci di un rustico in provincia di Agrigento, da ristrutturare, “come visto e piaciuto”. Questa tipologia umana di acquirente, nel corso dei secoli, ha portato centinaia di agenti immobiliari e qualche decina di property finder alla calvizie precoce. Il suo approccio specifico, poi, lo conduce di norma a non concludere una fava: di case ne guarda a pacchi e ciuffi, ma non ce n’è una che gli vada bene, non sulla base del confronto sogno-realtà e a poco anzi a nulla serve mostrargli il borsino o informarlo sull’andamento del mercato di noi umani, di questi tempi, perché nella testa e nei pensieri del D.B. resterà sempre il caso di quell’amico che è riuscito a comprare la casa di Madonna. Per due soldi. Alla fiera dell’Est.

Circa la domanda “Quanti soldi puoi spendere?”, i metodi si sprecano.
A)
C’è il verbo declinato nudo e crudo:
Hai cento monete nel maialino e punto stop.
B)
C’è poi la variante latifondista:
Oltre alle cento monete, hai anche una zia che ha un garage che non usa più: valore totale porcellino più garage uguale centoventi.
C)
C’è quella finanziaria, alla Gordon Gekko:
Cento monete, il garage della zia e pure la casa, sulla quale non ha ipoteche né mutui e che potrebbe andare in garanzia per aprire un finanziamento che porterebbe a tenerti le cento monete e investirle in trading e a comprare casa senza scucire liquidi.

D)
C’è sempre un’opzione D, soprattutto con noi che non a caso ci chiamiamo DESIDERAre.
Oltre alle cento monete, se decidi che il budget giusto per la casa che ti serve, è di cinquanta in più (o duecento), sappi che con noi potrai avere al tuo fianco una squadra di professionisti capaci di guidarti verso una concreta analisi reddituale, di spalleggiarti con una consulenza ad hoc e di aiutarti a scegliere le migliori condizioni del mercato.

E, a casa trovata, potrai anche tirare la riga e tornare al punto C.
C1 (non C di Gordon Gekko), ovvero a verificare quanto sia piacevole non trovare differenze tra i soldi che potevi spendere e quelli che hai speso sul serio con in più – omaggio della casa – la certezza che saranno stati soldi ben spesi.

la certezza

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