Gli agenti non sono tutti uguali.  Come per i pesci in mare, per gli uccelli in cielo, e gli animali in terra, anche questa specie è infatti ricca di varianti.

Da quando il primo australopiteco trovò la prima grotta per i vicini di clan, quello dell’agente è forse il mestiere più antico del mondo. Ben più di quell’altro di cui si parla fin troppo spesso.

Oggi parliamo del capostipite: l’australopiteco degli agenti, ovvero di colui che da sensale nel corso dei secoli è diventato prima mediatore e poi parte di un albo abilitato da un patentino.

Come animale tipicamente urbano, nasce e vive vicino ai centri abitati perché si nutre di case, immobili, box auto e locali commerciali.

Il suo rifugio è spesso un antro oscuro, il mobilio è vecchio, l’aroma ricorda la naftalina.

Caccia dal lunedì al venerdì, armato di carta, penna e conoscenze.

Essendo anziano, anzi:nascendo anziano, l’australopiteco degli agenti sta lontano dalla rete che considera pericolosa e perniciosa.

Sceglie le sue prede fra amici e parenti arrivando a cercare case per l’intera genealogia; è il più autoctono degli autoctoni e come stanziale, una volta occupato un territorio, difficilmente si sposta.

Per far parte della fenomenologia, gli è poi richiesto un abbigliamento specifico: scarpe solide, punta in vista, giacche abbondanti e cravatte pari requisiti.

Quella degli agenti è una razza antica che nel corso dei millenni ha fatto passi da gigante.

Dopo l’australopiteco, sono molte le varianti e nelle prossime puntate vedremo gli anelli di congiunzione tra l’australopiteco e il property finder.

Restate con noi.

 

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