Persino il più famoso extraterrestre della storia del cinema faceva fatica a trovare casa, tanto è che i primi tempi viveva in una cabina armadio. Certamente la colpa non era sua e se Elliot avesse sviscerato da subito il suo istinto da Property Finder, il suo piccolo amico non avrebbe perso tanto tempo. Perdere tempo ci può anche stare, se uno è in vacanza o paga l’IMU su un paio di giacimenti petroliferi (di quelli redditizi), ma quando si è alla ricerca di un immobile, ci si aspetta di incontrare un professionista e ci si ritrova di fronte a un cretino, il discorso cambia.

Aspettandosi di vedere un attico e ritrovandosi poi in un rudere stile castello di Dracula, le lancette dell’orologio girano. Insieme ad altro, di solito.

La verità è che in mezzo a una pletora di agenti improvvisati*, di agenti che più che immobiliari* sono immobili come gatti di marmo, e di fuffologi* che non venderebbero acqua nel deserto, alla fine si perde sempre troppo tempo.

Il dilettante costa meno, lo stagista è gratis, quello che lo fa per hobby forse anche, ma il livello è un altro e il risultato pure. Di solito, il segreto, per non buttare via tempo, risorse (e pazienza) è scegliere un professionista, cioè qualcuno con occhi e orecchie ben aperte, per capire cosa serve e trovarlo. Senza giri di parole e senza (evitabili) giramenti d’appendici.

Nel settore immobiliare, in Italia, per trovare l’immobile giusto, non basta un agente. Serve una botta di derriere. Oppure un Property Finder.

*disclaimer

Gli agenti di cui parliamo male sono quelli farlocchi, quelli improvvisati, quelli che fanno il nostro lavoro perché credono sia semplice o, peggio, quelli che lo fanno convinti di essere più furbi del resto del mondo. Se ne parliamo male è perché uno solo di questi tizi è in grado di rovinare l’immagine di tutti gli altri. Noi compresi.

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